Carta petrolio

Ritrovava le acque permanenti
solamente distanze
tracciate su carta petrolio

era semplice e sola
tutta intorno con cura alle mani
avvolte per anni
senza un attimo o un giorno

L'asino volante

In mille videoscuse
si era prodigato
con i trucchi garbati del viso
e una punta di fotogenia

così la vergogna disertò i canali
con la piccola cura di negare
"E' stato solo un piccolo incidente"
disse parlando alla televisione
l'incoruttibile asino volante

la gente l'ama e lo sta a guardare
"perchè si vede, non è un fetente"
forse un eroe
o un cavaliere errante


"Non è mai nudo il re in mutande"

presente febbraio

pensa ai suoi debiti con l'acqua
strappa dei passi nei pozzi
fioca
lascia lo spazio, e l'ombra
gioca invisibile attraverso le gocce

poi,
prova le storie migliori
e chiude le mani
mentre la pioggia
morde il finale

Printemps

Decadente
mestiere che lava i ricordi
da tutte le polveri accumulate
sulle carte vetrate
esposte

ho compreso le storie dei mesi
a due stanze sospese
eravamo affacciati più spesso e più sera
era Parigi
di primavera

una stazione

era quasi scomparsa
e finalmente
si fece caldo
dopo le mura e i marmi bianchi

furono gli unici rimasti svegli
di una notte lunga e intrusa

gelo
ricordo
si fece alba e molto tardi e il sole
riprese fiato, vista
con assonnata leggerezza

così restarono a darsi le parole
a non pensare altro
solo due strade opposte e lunghe
rimaste sui binari
conservate

prima di andare
c'erano luci e ancora lune
sembrava strana e fredda quell'estate

Storni

quell'inverno
gli storni accorsero impazziti
sull'ultimo albero rimasto

prima di farsi foglie
rimasero un solo tempo
distesi
sulla luce intera che precede i freddi
come lampi



"Furono tutti quegli uccelli a fare gelido e strano quello scorcio inizio dell'anno"

Nel canale

la strategia del buio
osservava le rincorse e le sirene strepitare
le mani sulle gambe
e l'anima del male
minore

lasciata sulla strada sempre uguale
nel canale
della televisione