2.27.2012

Tono puntuale

numero bianco
nulla osta
se lascio in giro
pensieri amianto

il grigio di quei giorni
non si vede
è un cecchino paziente
sulle ultime scale

2.25.2012

In un tratto di mare indifferenza

i suoi muscoli distratti
erano troppi
non si accorgevano dell'infarto
e dopo il colpo
continuavano a nuotare
nei desideri degli altri

2.24.2012

Battuta

La corsa guerra
nei documentari
dove ghepardo segue la gazzella
e come duro amore
si combatte e si tallona

a ballo ci sono due respiri
e un sorso solo
finale
campo aperto
uno che morde e uno che muore

2.22.2012

Dolce caccia

quando era sera
gironzolava nuda quattro mani
giocando con la luce
che fioca
puntava nervi sulla pancia
poi la prendeva
muta
vino in gola
e regalava notte
il resto dei piaceri

Finzioni (L'attesa del piacere)

Il rigoglio dei pensieri
è un nido caldo
tenuto letargo tra le cosce
per il lungo rigore dell'inverno

la terra per prima
sentirà le dita
percorrere i segni della schiena
pronte per cogliere il respiro
e finirla
a colpi di sole

cARNet

nomi di donne
sono i pezzi rimasti
per ogni corpo dell'inganno
trovato in camera da notte
dopo le guerre a tempo
e l'affanno

il cavaliere non riceve più
per colpa delle piogge
si è fatto male scivolando sulla nave
con la cabina sorpresa
e il marito

a notte fonda nessuno trova
l'amore che resta
chissà che cerca ancora
una sposa smarrita
all'ora della festa

2.21.2012

Buia

La tua storia a portata di mano
rapidamente
una
delle mille bolle blu
che sapevano il colore degli occhi
di tutto il sistema solare

non c'era gusto
a queste condizioni
la notte era esclusa
come il riparo nascosto di una donna
ritagliata con pazienza
dal resto delle ombre

2.20.2012

FInzioni (Mascherare)

La carne
vale i suoi dolci corpi
uno alla volta
con la riserva naturale di tristezza
ben riposta

sono fiero di me
dice il cuore robusto
centomila anni indifferenti
e tutti i vostri dolori
mai sentiti

2.18.2012

rumori molesti

ticchettare sul marmo
le mani aperte a tre anni picchiano il mare
graffi di vetro
il brodo sorprende le labbra

sei la tortura dei bordi di carta
polpa acquosa tra le gambe
e i tacchi
un concerto di sonno pesante

respiro
salgono muchi ascensore
colorati
mi ricordano l'infanzia

Apparizione filastrocca

la conferma dei sogni
è una inutile rincorsa
senza un sentiero o una luminescenza
col bianconiglio che non me ne accorgo
e nel buio fitto
si volta
mi guarda
e danza

"dell'infinito movimento"

la ferma volontà d'immaginare
il mare fermo
e non riuscire a fingere una posa
fotografia
con troppe creste e troppi bianchi
e il resto
dell'infinito
movimento

La posa dell'acqua

acqua
recita voce alta
descrizioni
e quel che resta dei ricordi
persino ora
mentre la neve
disegna fili sulle ossa

tu mi volevi prendere l'estate
sei la marea
che non compone più

eppure
il mare avido ti guarda e resta
fermo
con la sua voglia sulle punte
affascinato

Guardare un pranzo

cartocci
per la domenica in fiera
coi mercati mondiali
ubriachi di vino cinese

si brindava nei vasi da fiori
lanciati con gli occhi
nelle scritte a colori
delle pubblicità

il suo nero fondente
la guardava scollare
mescolando i suoi seni
con la solita finta di niente

2.14.2012

La storia delle mani

Armature di vimini fidano i seni
tenuti a galla per il bianco
sui livelli del mare

un artificio gioca i cani
sono alla zuffa
per la storia dell'amore

da un sacco di tempo gli amplessi
sono scomparsi
come i mestieri delle mani
e la memoria, stanca
degli artigiani

2.13.2012

Lettera escremento

Mio caro anonimo
il tempo è dolce
e farà vino dell'amarezza
per chi racconta
se non vi piace
dei vostri cari e delle camurrìe

ma quelle storie che poi sputate
non appartengono alla vostra cura
con i difetti della scrittura
e il vostro spirito di paese

saremo stupidi e malintesi
o malefemmine vendimerda
ma siamo lettere d'informazione
che mai nessuno ve l'avrebbe detto

mi chiedo solo dove prendete
tutto quel fiero vano coraggio
del vostro nome ben camuffato
sotto le righe vigliaccheria

eppure i nostri voi li conoscete
ci sono firma, faccia e parole
che mai succeda fare del male
la colpa è sempre di chi lo scrive

voi rispondete di non sapere
se uno chiede degli affaracci
mentre provate a sputare merda
senza mai togliervela dalla faccia

2.11.2012

Ironia temporale

una lista segnava i tuoni
a seconda del rumore
non ricordava notte d'inverno
con una tale carica di luce

tanto che piovve
il giorno dopo
il sole non si accorse di niente
e nel riflesso ghiaccio
scivolò
preso in giro dalle nubi da guerra

2.10.2012

Finzioni (Amore)

Le particelle biografia
hanno deciso a memoria
di fare un muro
sulle ferite
usando secchi di colla
per il dolore

La suggestione del tempo
è un tranello di carta
con le parole scritte
e la fine del gioco

si parla di ieri
come se tutta la cura del mondo
possa servire ora
alle donne fantasma

Finzioni (Solitudine)

foglia gialla di mezzo
che non riesce mai precipitare
rimesta i rami
sola
a fingersi morta
indecisa col gelo e il vuoto
di una spoglia foresta

Finzioni (Sciogliere)

non sei certo il sole
ma puoi provare a chiudere bocca
e poi parlare caldo

inverno mastica febbraio
e i pezzi
sono quel che resta della morsa

per tutto il resto manca primavera
fino ad allora tu
non avrai fame che di freddo
saranno giorni mangianeve

2.07.2012

Finzioni ( Il senso)

Sono un gatto a due zampe
provo sempre a salire
sul pianoforte
ma è troppo alto
la stessa caduta
finisce ogni prova di salto

conosco bene la storia
non ce la farò
eppure ci provo ogni volta
penso al salto
e non lo so

2.06.2012

Finzioni (primo giorno)

tutto il sangue sugli occhi segue la voce
prima le acque poi la corda
c'eri
partenza dolore
dietro le gambe
quel che resta del mondo

Finzioni (La ragione)

Nei manicomi
con tutto il tempo ritrovato
parlava sempre di lui
filando i suoi gomitoli capelli
per una scala bionda
al suo Romeo

2.05.2012

Finzioni (i capelli)

un taglio netto
alla fine d'inverno
con la coda del tempo alle spalle

l'aria rimasta
serviva gli squilli di fiato
come cambiava il cuore
così gli stili e le parrucche

addio sfumato
memorabili ricordi
grazie dei fiori
caduti
come le ciocche

2.03.2012

Finzioni (appuntamento)

Come ci fosse
porto uno specchio per cena
faccio calore per due
mi scrivo un biglietto racconto
cambio grafìa

accontentami un pezzo
mi serve la festa
regalo un completo di raso
sul culo rotondo
di un manichino che gira

hai la pace
lei sola
del vino
sono in piedi all'orchestra che viaggia
ci ballo
per san Valentino

Finzioni (le mani)

Alle soglie della sera
non importa che il fuoco
lontano
comunque
dalle dita sul pegno

il movimento non serve
solo il pensiero delle parole
scalda
per forza di cose

ecco tre lettere in fila
partiture di carta
rapidi corrono gesti
rimane il gelo
ostinato
sui tasti

finzioni (la voce)

un vagone merci
diretto
per i tuoi pezzi

recuperava primavera
tempo scaduto
collezionare le tue attenzioni
rare
sempre uguali

quella volta studiasti la parte
cantavi persino
inni di carta carbone
con voce di lana
nel giorno più caldo dell'estate

2.01.2012

Le finte nudità

prima del sole
ti lavavi col gelo
provando a stordire l'odore
ma lui compariva uguale
poche ore
ai banconi caffè
per l'amore di un giorno di pioggia
chiuso

sei la stupida merce di un treno acqua
che succhia
galleggia
e non si accorge