chiedo a te se veramente siamo qui
scrivo parole rarefatte spero nel fondale
che sia forte
e regga i panorami
meraviglia per la gioia degli occhi
dietro i quadri senza orecchio stanno i colpi inferti ripetutamente
la cartilagine resiste ai fogli delle forbici affilate
i pianti dei neonati appena fuori dal riparo
non avranno mai ritorno
non penso altro sono dentro e fuori
la pace di un qualunque panorama
è il corpo nudo tuo
che dorme
le supernove sono stelle morte
parlano dell'agonia
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